Simmetria ribelle
Mi guardi come fossi uno specchio,
ma io sono crepa, frattura.
Sono il riflesso che si ribella,
la tua immagine che cerca di sfuggirti.
Voglio andare lontano dalla tua ombra,
dalla sagoma che mi confina.
Voglio l’indipendenza feroce
di chi cerca il proprio nome
tra le rovine di una doppia identità.
In questo corpo intrecciato e tenuto stretto come un nodo tra i capelli,
Io non sarò la tua simmetria perfetta
non sarò l’eco del tuo respiro.
Io sono il vento contrario,
sono il passo diverso,
sono l’errore nel nostro specchio perfetto.
Sono il lato nascosto della tua figura,
lo scarto impercettibile che spezza l'armonia della forma , che rende mio questo corpo , quest’ anima che ti assomiglia e ti sfugge.
Eppure
Dietro ogni confine trovo l'eco della tua presenza
Un'ombra familiare che mi accoglie nella mia differenza.
Così ci incontriamo,
di nuovo

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